Frittelle di Fagiolini alla Ligure

A volte le ricette nascono da un ingrediente...avevo dei fagiolini nel frigorifero e, invece di mangiarli lessati in insalata, li ho aggiunti alle uova per farne sfiziose frittelle.

Per legare l'impasto ho utilizzato l'arrowroot, la fecola ottenuta dalla radice di Maranta, molto digeribile e senza glutine, un ingrediente utile per addensare con leggerezza. Poi ho aggiunto un pesto scomposto senza formaggi: un trito di aglio e foglie di basilico con pinoli interi per quel tocco in più che conquista il palato. 
Queste frittelle sono adatte per un pic nic, si possono preparare in anticipo, saziano senza appesantire e sono buone anche fredde. 


Frittelle di Fagiolini alla Ligure

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Ingredienti per 9-10 Frittelle

Procedimento

  1. Spuntare, lavare e lessare i fagiolini in acqua bollente per 15 minuti, poi scolare e tagliare a pezzi di 1 cm.
  2. Nel frattempo tritare l'aglio e le foglie di basilico.
  3. Unire tutti gli ingredienti (tranne l'olio di cocco), aggiustare di sale e mescolare bene il composto.
  4. In una padella antiaderente unta con olio di cocco cuocere le frittelle: per ogni frittella versare un cucchiaio colmo di composto, premere col dorso del cucchiaio e dorare da entrambe le parti.
  5. Servire calde o fredde.

Suggerimenti: Per la preparazione di queste frittelle non occorre nessun tipo di lievito, l'arrowroot oltre a legare l'impasto dona una consistenza soffice e lievitata. Le frittelle si possono preparare in anticipo e conservare in frigorifero per 1-2 giorni, sono buone anche fredde e adatte come spuntino salato.
Info: L'arrowroot è un tipo di fecola che si ricava dalle radici della Maranta, è un amido molto digeribile, dal sapore neutro e senza glutine. Indicato per addensare salse e nella preparazione di torte e biscotti, dolci e salati.
Note: Più persone si chiedono se i fagiolini sono concessi nell'alimentazione Paleo ed io stessa mi sono posta il dubbio, quindi ho fatto altre ricerche. Premetto che prima di pubblicare la ricetta sopra riportata, avevo visto nel libro di Robb Wolf "La Paleo Dieta" alcune ricette a base di fagiolini e ne ho dedotto che siano presenti nella lista degli alimenti ammessi. Premesso questo, i fagiolini fanno parte della famiglia dei legumi e ben sappiamo che in Paleo si sconsiglia l'uso di legumi a causa degli allergeni contenuti. I fagiolini però sono un caso speciale. In questa pagina Mark Sisson, osserva che piselli e fagiolini consumati freschi (non secchi) sono digeribili finché appunto giovani semi e non lasciati seccare come invece avviene per altri legumi come i ceci e i fagioli. I fagiolini inoltre hanno bassi contenuti di fitati e lectine e in ogni caso la cottura a 100 gradi C ne disattiva gran parte.
In conclusione, i fagiolini non sono così problematici come gli altri legumi e poiché non sono l'alimento principale, a mio parere ogni tanto si possono mangiare. Sono da evitare in caso di malattie autoimmuni.

Frittelle di Fagiolini alla Ligure

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