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Cibo Vero o Pillole?

In qualsiasi dieta un approccio che non mi piace e trovo diseducativo è il “cibo in pillole” o i “sostituti del cibo”, anche se affermano di ottemperare ai fabbisogni energetici e nutrizionali del consumatore. La differenza tra consumare cibo vero o pillole è sostanziale.

Ritengo che quando si tratta di nutrimento si debba accedere al “cibo vero” e non a preparati in compresse o bustine, come purtroppo accade in alcuni protocolli dietetici. Da sempre l’essere umano si è cibato di alimenti e non di pillole preparate in laboratorio.

Al termine di una giornata lavorativa, cucinare può sembrare faticoso. Mangiare una compressa potrebbe apparire l’alternativa più semplice e veloce. Ma gustare cibo vero può avere un impatto significativo sul vostro umore e sulla vostra salute. L'organismo dell'essere umano è progettato per ottenere le sostanze nutritive dal cibo vero, con alimenti quanto più possibilmente simili a quelli che mangiavano i nostri antenati.

Scelgo il cibo con attenzione e mi piace cercarlo dai produttori di materie prime di qualità, e lo cucino certamente con tecniche più moderne dei nostri antenati ma è dal nostro più remoto passato che dobbiamo prendere esempio e non dalla tecnologia dei laboratori. L’idea di assumere qualche pillola in sostituzione di una bistecca o di un filetto di pesce non mi piace, la percepisco come antieducativa nel contesto di un corretto comportamento alimentare e probabilmente rischiosa ad innescare un rapporto distorto con il cibo. 

Eventuale integrazione per raggiungere la quota corretta giornaliera di proteine (da 1,5 /kg in su per la popolazione generale) si potrebbe fare con le proteine in polvere da manzo e uova, ma ritengo che sia molto meglio con il cibo vero. In realtà nella maggior parte dei casi con una dieta corretta le proteine contenute in 1-2 pasti al giorno sono sufficienti a coprire perfettamente tutto il fabbisogno proteico così come descritto nel libro “Nutrire la Forza” del dott. Fabrizio Rapuzzi, medico dello sport specializzato in nutrizione e triatleta di extra ironman.

 

Cucinare distingue gli esseri umani dagli altri animali

Il cibo è utile per nutrirci e si mangia per stare bene in forza e salute. La relazione tra cibo e salute è sempre stata al centro della dietetica e della cucina: già nel 400 A.C. Ippocrate affermava “Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”. Così la dietetica si avvale dell’arte culinaria, per ottenere dai vari ingredienti cibo appagante e utile al benessere.

Occorre ricordare che l’essere umano è un “animale sociale”, il cibo oltre ad essere fonte di sopravvivenza è anche un mezzo di relazione. La convivialità, la condivisione, la ritualità della tavola sono sempre state una forma di raccoglimento in ogni società. Quindi il cibo assume significati che vanno oltre il "semplice" nutrimento.

Mentre siamo nell’epoca di Masterchef, i ricercatori del progetto “Iron Man”, l’ultima invenzione in corso di studio nei laboratori svizzeri della Nestlé, spiegano che una capsula simile a quella del caffè, contenente una miscela di nutrienti essenziali, sarà sufficiente a nutrirci evitando la preparazione dei pasti cucinati. Quindi presto si potranno abbandonare gli odori e l'attività del cucinare, trasformando il nostro pasto in una compressa insapore che fornirà al nostro corpo i nutrimenti senza la percezione del cibo che si sta ingerendo.

Il problema è che le necessità dell’essere umano non sono soltanto nutrizionali. Il piacere del gustare il cibo è un’esigenza. La relazione con gli altri è una necessità. Il cibo è molto di più che una combinazione di sostanze chimiche. Ingerire pillole invece di cibo vero fa immaginare che una pillola asettica, da cui è difficile riconoscere la presenza di alimenti, possa sostituire (come nei film di fantascienza) il rituale del pasto.

Il cibo (quello vero secondo natura composto da alimenti quali carne, pesce, uova, verdure, frutta, grassi sani) che non richiede trasformazione tecnologica, è il nostro carburante ed è la fame che ci avvisa quando il serbatoio è in riserva. Ma oltre al nutrimento, mangiare piatti realizzati con buoni alimenti procura soddisfazione alla vista e al palato e attiva anche la masticazione e altre funzioni fisiche e psicologiche. Le pillole vengono elaborate in un laboratorio industriale. L’organismo reagisce diversamente se ingeriamo una compressa o beviamo un preparato in busta invece di un buon piatto di cibo vero. 

Persino il cibo degli astronauti è cambiato dai tempi dei primi uomini nello spazio, quando dovevano ingurgitare dei composti poco invitanti in tubetto, certamente funzionali e adeguati alle condizioni ma privi di gusto. Nello spazio il cibo deve possedere precisi requisiti, iniziando dalla conservabilità. Già a partire dal programma Apollo, quando i tempi di permanenza dello spazio sono diventati più lunghi, sebbene cucinare nello spazio, nella maggioranza dei casi significa solo reidratare e riscaldare dei piatti già pronti, gli astronauti hanno iniziato a mangiare cibo più simile e gustoso come quello consumato sulla Terra.

 

Cibo vero per la salute, cucinato con piacere prendendosi cura di sé

Cucinare è rilassante, antistress e antidepressivo, distoglie da pensieri negativi concentrando la mente sul seguire una ricetta. Preparare i piatti da portare in tavola regala tante soddisfazioni, migliora l’umore, aumenta la concentrazione, la coordinazione, la sicurezza interiore e rafforza la propria autostima. Fa quindi bene all'umore e alla salute, migliora il benessere emotivo, favorisce la curiosità e l’apprendimento (ottimo metodo antietà) in un’attività piacevole nel realizzare piatti ogni volta diversi e creativi. Ricevere complimenti per il cibo preparato rende soddisfatti e contenti e la vostra autostima ne trarrà enorme vantaggio. Questo perché la sensazione di creare qualcosa che gli altri possono apprezzare può essere molto gratificante.

La cucina è radicata nel ruolo evolutivo nell'esperienza umana. Solo con il cibo vero preparato con alimenti secondo natura possiamo apportare al nostro corpo la forza e l’energia necessarie per affrontare le sfide quotidiane con rinnovato benessere fisico e mentale. 
 

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