Il chutney è una salsa agrodolce piccante di consistenza densa molto in uso nella cucina asiatica, soprattutto in quella indiana, utilizzata come condimento per accompagnare piatti di carne, pesce, riso o verdure.
La farina di chufa ha un delicato sapore di mandorle, è naturalmente dolce e soffice.
Il pesto è una salsa della tradizione ligure, ha come ingrediente base il basilico a cui si aggiungono teneri pinoli e olio extravergine di oliva, aglio e formaggi. La ricetta subisce varianti a seconda delle zone e dei gusti personali, la mia versione è naturalmente priva di latticini e pertanto adatta anche a chi ha intolleranze al lattosio.
Il brodo vegetale si utilizza in molte ricette, si può preparare semplicemente con cipolla, sedano e carota lessati in acqua, ma richiede tempo e non sempre abbiamo a disposizione tutti gli ingredienti.
Pochi ingredienti e di buona qualità: burro di cocco, acciughe in olio extravergine di oliva e foglie di timo. Il sapore deciso delle acciughe si ammorbidisce con il dolce del burro di cocco creando una specie di paté dal gusto caratteristico.
Ricetta semplice ma ricca di proprietà nutrizionali ottime per la salute. Le Noci del Brasile o dell'Amazzonia, per l'alto contenuto di selenio hanno un grande potere antiossidante, utile per combattere l'invecchiamento.
Le noci di macadamia sono deliziose, hanno un sapore che definirei burroso, si possono consumare come sano spuntino, cospargere tritate sulle insalate oppure macinare per ottenere una crema o "formaggio" come vedremo in questa ricetta.
Si può ricavare un composto di consistenza simile al "burro", ma senza latticini, da qualsiasi tipo di frutta secca.
Nel mio frigorifero l'avocado non manca mai, è uno dei frutti che consumo regolarmente, perché è ricco di grassi buoni e di antiossidanti, vitamina E, oltre ad avere un alto contenuto di potassio.
Durante un viaggio in Francia ho avuto l'occasione di gustare la Tapenade, una salsa composta da olive nere tritate finemente insieme a capperi, acciughe e olio extravergine di oliva. Il nome deriva dalla parola provenzale "tapenas" che significa "capperi".