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Capesante allo Zafferano
Sin dai tempi del Medioevo la Capasanta o Conchiglia di San Giacomo è utilizzata come simbolo del pellegrino in cammino per Santiago de Compostela.
Ci sono tanti racconti in merito all'uso della conchiglia come simbolo, pare che gli antichi pellegrini si cibassero dei molluschi facilmente reperibili sulle coste della Galizia conservandone poi la conchiglia utile per bere e per dimostrare a tutti di aver raggiunto il Santuario di San Giacomo a Santiago de Compostela.
Oggi, lungo il "Cammino" si trova spesso la Conchiglia di San Giacomo accanto alle indicazioni per raggiungere il Santuario e i pellegrini moderni possono comprarla così da esibirla con orgoglio appesa allo zaino.
Ma ora vediamo insieme la ricetta di questo gustoso antipasto e ricordate di conservare una conchiglia per il vostro Cammino a Santiago de Compostela. J
Capesante allo Zafferano
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Ingredienti
Per Antipasto 3 porzioni
- 6 capesante
- 60 ml di latte di cocco al 60%
- 10 gr (1 cucchiaio allo stato liquido) di olio di cocco vergine o extravergine
- 1 scalogno tritato
- 1 pizzico di pistilli di zafferano
- 1 cucchiaino di prezzemolo tritato
- Sale fine integrale dell'Atlantico
Procedimento
- Staccare i molluschi delle capesante dalla conchiglia e lavare bene in acqua corrente per togliere la sabbia residua. Eliminare la membrana giallognola che avvolge il mollusco e togliere il filetto nero intestinale.
- Fare fondere in un tegame l’olio di cocco e aggiungere lo scalogno tritato.
- Aggiungere la noce (parte bianca) e il corallo (parte arancione) delle capesante e far dorare per circa 10 minuti.
- Insaporire con un pizzico di sale integrale dell'Atlantico, unire il latte di cocco e lo zafferano.
- Infine aggiungere il prezzemolo e mescolare delicatamente con un cucchiaio di legno.
- Trasferire i molluschi nelle conchiglie e servire con la salsa addensata.
Info: Le capesante contengono una buona dose di vitamine, minerali e Omega-3 (acidi grassi essenziali).
Lo zafferano è una spezia ricca di carotenoidi, che si ricava dal fiore di colore violetto del crocus sativus. La raccolta dei fiori deve essere fatta manualmente all'alba prima che il sole faccia aprire i fiori, poi nella stessa giornata e sempre manualmente si procede alla separazione dei pistilli dal fiore. Un procedimento complesso e delicato che rende comprensibile la preziosità di questa spezia conosciuta e apprezzata sin dall'antichità.
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