Striccapugni o Tarassaco con Bruciatini di Pancetta

Quando ero piccola, alla fine dell’inverno si andava per campi a raccogliere gli “Streccapògn”, termine dialettale bolognese per gli Striccapugni, un radicchio selvatico commestibile tra i più ricercati in Emilia. 

Il nome deriva dalla caratteristica rosetta basale delle foglie, che quando viene tagliata alla base si “stricca a pugno”, cioè le foglie si chiudono a pugno attorno alla radice. 

Il Foraging, ovvero la ricerca di erbe spontanee nei campi, è una pratica che ha accompagnato l’uomo sin dalla preistoria, quando ancora non si coltivavano verdure e soprattutto nei periodi di carestia. Per le mie nonne e per mia madre era un'attività consueta che consentiva di camminare all'aperto raccogliendo cibo salutare da portare a tavola. I contadini delle nostre campagne, pur non conoscendo le proprietà nutrizionali, hanno sempre atteso e raccolto queste erbe selvatiche poiché in passato erano le prime verdure fresche alla fine dell'inverno. Ai giorni nostri alcune erbe selvatiche come gli striccapugni e il tarassaco si possono trovare in qualche banchetto del mercato.

Lo striccapugno è molto simile al tarassaco (dente di leone) con cui condivide le proprietà nutrizionali e il sapore amaro. Entrambi si consumano crudi in insalata o lessati per pochi minuti.

In questa ricetta preparati crudi in insalata, come vuole la tradizione bolognese con dadini abbrustoliti di pancetta, sono appetitosi e viene mitigato il sapore amaro di questa erba selvatica.

Striccapugni o Tarassaco con Bruciatini di Pancetta

Striccapugni o Tarassaco con Bruciatini di Pancetta
Striccapugni o Tarassaco con Bruciatini di Pancetta

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Ingredienti per 2 porzioni

Procedimento

  1. Eliminare dagli striccapugni la radice e le foglie rovinate. Lavare bene per eliminare la terra e asciugare con la centrifuga per insalata.
  2. Tagliare la pancetta a striscioline o a dadini e fare dorare in una padella. Quando la pancetta sarà abbrustolita, sfumare con l’aceto e continuare la cottura per circa 1 minuto e poi spegnere il fuoco.
  3. Mettere gli striccapugni in una insalatiera, versare sopra i bruciatini di pancetta con il fondo di cottura. Aggiungere il sale e l’olio extravergine di oliva, mescolare bene e servire.

Info: gli Striccapugni (crepis vesicaria) sono un tipo di radicchio selvatico commestibile, molto comune nei campi e lungo i sentieri di campagna, cresce spontaneamente fino a 2000 metri di altitudine. Il nome deriva dalla caratteristica rosetta basale delle foglie, che quando raccolti alla base si “stricca a pugno”, cioè le foglie si chiudono a pugno attorno alla radice.
Gli striccapugni vengono spesso confusi con il tarassaco (Taraxacum officinale) a cui somiglia anche per proprietà nutrizionali e sapore. Entrambi appartengono alla famiglia delle Asteracee, hanno proprietà depurative e digestive, ipoglicemizzanti e diuretiche. Inoltre contengono polifenoli, utili antiossidanti contro i radicali liberi. Le foglie si raccolgono prima della fioritura e si possono consumare crude o cotte. Hanno un sapore amarognolo ma gradevole, più amaro del radicchio. 
Controindicazioni: generalmente ben tollerate e prive di grossi effetti collaterali. Il contenuto dei principi amari potrebbe causare disturbi gastrici in coloro che soffrono di ulcera, gastrite, reflusso gastroesofageo, calcoli delle vie biliari. 
Raccolta: si consiglia di raccogliere le erbe selvatiche lontano dai centri abitati, per evitare la possibilità di mangiare verdura inquinata. È importante raccogliere una pianta solo se si è assolutamente certi della sua specie, altrimenti è consigliabile andare con un esperto che ne abbia buona conoscenza per evitare la raccolta di piante non commestibili. Striccapugni e tarassaco si possono trovare in qualche banchetto del mercato.

Striccapugni o Tarassaco con Bruciatini di Pancetta
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